Ha preso il via da qualche mese, e si protrarrà fino al
2023, il progetto europeo “CLEVER Cities - Co-progettazione di soluzioni
ecologiche su misura locale per il valore aggiunto, inclusione sociale nelle
città”. Obiettivo del progetto è giungere a una rigenerazione urbana che sia
allo stesso tempo sostenibile e socialmente inclusiva. “CLEVER Cities” è
finanziato nel contesto di Horizon2020, il programma dell’Unione Europea dedicato
a ricerca e innovazione.
Le città partner sono Amburgo, che è capofila, Londra e
Milano come “front runner”. In qualità di città “follower” entrano nel progetto
anche Malmo, Madrid, Larissa (Grecia), Sfantu Gheorghe (Romania), Belgrado e
Quito in Ecuador. Partecipano e
collaborano poi numerosi enti con diversi compiti e ruoli. In Italia la
Fondazione Politecnico di Milano, WWF Italia, Ambiente Italia, AMAT,RFI ed
Eliante.
Rigenerazione urbana
a partire dalle “nature-based solutions”
La rigenerazione degli spazi urbani, promossa e testata dal
progetto, avviene tramite lo strumento di elementi naturalistici. Si tratta
delle cosiddette “nature-based solutions” (NBS), cioè soluzioni progettuali
mutuate e supportate dalla natura, che portano a benefici sul piano ambientale,
sociale, culturale ed economico.
Una serie di interventi mirati si sta svolgendo nelle città
partner. Si passerà poi al monitoraggio delle azioni per verificare il
raggiungimento dello scopo previsto e, allo stesso tempo, la loro replicabilità
in contesti differenti.
Milano protagonista
con numerose azioni
A Milano il Comune realizza, con chiunque sia interessato,
interventi naturalistici innovativi nei quartieri, negli edifici e nelle
infrastrutture, in particolare nel quadrante sud della città per poi diffonderli
in tutta la metropoli. I progetti milanesi seguono tre direzioni. La prima,
identificata dallo slogan “Rinverdiamo
Milano!”, promuove la realizzazione di tetti e facciate verdi attraverso
una innovativa campagna partecipativa. La seconda, denominata “Rotaie Verdi
2.0”, vuole integrare del verde nelle infrastrutture ferroviarie esistenti.
Verrà progettata la Stazione Tibaldi come parte del paesaggio in armonia con
l’ambiente urbano, rendendola luogo di aggregazione ricco di verde sia
all’esterno che all’interno, con barriere antirumore sperimentali. La terza, “Green Data”, vuole integrare
innovazioni che permettano un miglior monitoraggio e una migliore manutenzione
del verde, sia incoraggiando la condivisione dei giardini che la cura
partecipativa del verde pubblico. Un esempio è “Giambellino 129”, un progetto
di giardino e orto condiviso dalla comunità dove sperimentare forme di
co-creazione e nuovi sistemi e tecnologie per la gestione del verde.
Per saperne di più sul progetto CLEVER Cities: