ProGIreg, la natura fa rinascere le aree postindustriali in città
Data: Monday 12-08-2019 12:15
Abbiamo raccontato di recente il progetto europeo “CLEVER Cities” che
mette al centro le NBS (natur-based solutions) come strumento di
rigenerazione urbana. Milano è una delle città protagoniste di questo
progetto. Un’altra grande città italiana, Torino, è invece tra le
partecipanti al progetto ProGIreg, anch’esso finanziato nell’ambito
dell’azione Horizon2020 dell’Unione europea. Anche in questo caso si va
alla ricerca di soluzioni basate sulla natura ma ProGIreg si concentra
in particolare sulla "Infrastruttura verde produttiva per la
rigenerazione urbana postindustriale".
Avviato nel 2018, il progetto terminerà nel 2023 e vede quattro città in prima linea: Dortmund (Germania), Torino (Italia), Zagabria (Croazia) e Ningbo (Cina). Tutte ospitano dei Living Labs nei distretti post-industriali in cui vengono sviluppate, testate e implementate soluzioni basate sulla natura. Oltre a queste ci sono altre città globali che lavorano insieme per il progetto: Cascais (Portogallo), Cluj-Napoca (Romania), Pireo (Grecia) e Zenica (Bosnia ed Erzegovina). Tutte seguono da vicino i progressi nei Living Labs e si impegnano in scambi da città a città per replicare le soluzioni basate sulla natura.
Il primo progetto è la sperimentazione di un nuovo suolo, ricavato da un mix di compost e terre e rocce da scavo, per ricostruire un’area verde all'interno del Parco del Sangone. Il secondo è la costituzione di un'area, aperta alla cittadinanza e regolamentata, per la coltura urbana all'interno del Parco del Sangone. C’è poi la sperimentazione di un sistema di agricoltura sostenibile grazie alla tecnica dell'acquaponica, che prevede la crescita di colture edibili attraverso l’utilizzo di nutrienti prodotti da specie ittiche. Un quarto progetto vede l’installazione di pareti verdi in grado di ridurre la CO2 e valorizzare la biodiversità in aree dismesse. È prevista poi la costruzione di "corridoi verdi" per favorire la ciclabilità e la pedonabilità del quartiere valorizzandone al tempo stesso il patrimonio naturalistico. La sesta azione è la creazione di un documento che rappresenti un catalogo dettagliato delle NBS che favorisca il loro utilizzo da parte delle aziende. Infine, la settima è la promozione e il monitoraggio dell'insediamento di insetti impollinatori presso le aree verdi del quartiere. Quest’ultimo progetto prevede inoltre un programma di formazione per degenti in una struttura sanitaria del quartiere.
Per saperne di più sul progetto ProGIreg segui il link qui sotto
Avviato nel 2018, il progetto terminerà nel 2023 e vede quattro città in prima linea: Dortmund (Germania), Torino (Italia), Zagabria (Croazia) e Ningbo (Cina). Tutte ospitano dei Living Labs nei distretti post-industriali in cui vengono sviluppate, testate e implementate soluzioni basate sulla natura. Oltre a queste ci sono altre città globali che lavorano insieme per il progetto: Cascais (Portogallo), Cluj-Napoca (Romania), Pireo (Grecia) e Zenica (Bosnia ed Erzegovina). Tutte seguono da vicino i progressi nei Living Labs e si impegnano in scambi da città a città per replicare le soluzioni basate sulla natura.
Convinzione
comune è che le soluzioni basate sulla natura abbiano un enorme
potenziale per affrontare le sfide tecniche, sociali ed economiche e far
funzionare la trasformazione urbana con e per i cittadini. Le
infrastrutture verdi produttive che vengono create non solo aiutano a
migliorare le condizioni di vita e riducono la vulnerabilità ai
cambiamenti climatici, ma forniscono anche vantaggi economici misurabili
a cittadini e imprenditori nei distretti urbani postindustriali. Una
delle particolarità di ProGIreg è il fatto che i cittadini locali, i
governi, le imprese, le ONG e le università progettano insieme le
soluzioni e le rendono possibili.
A Torino sette azioni mirate nel quartiere Mirafiori Sud
Il Comune di Torino sta svolgendo un Living Lab nel quartiere Mirafiori Sud, noto per la presenza degli stabilimenti produttivi della FIAT. Ora è stato creato un laboratorio di NBS a cielo aperto, in cui i cittadini potranno sperimentare 7 progetti che prevedono il riutilizzo e la valorizzazione di risorse naturali. Le opere ideate e progettate con le associazioni, le università, le imprese e i cittadini prenderanno forma nei prossimi anni fino a comporre un percorso possibile per l'intera città.Il primo progetto è la sperimentazione di un nuovo suolo, ricavato da un mix di compost e terre e rocce da scavo, per ricostruire un’area verde all'interno del Parco del Sangone. Il secondo è la costituzione di un'area, aperta alla cittadinanza e regolamentata, per la coltura urbana all'interno del Parco del Sangone. C’è poi la sperimentazione di un sistema di agricoltura sostenibile grazie alla tecnica dell'acquaponica, che prevede la crescita di colture edibili attraverso l’utilizzo di nutrienti prodotti da specie ittiche. Un quarto progetto vede l’installazione di pareti verdi in grado di ridurre la CO2 e valorizzare la biodiversità in aree dismesse. È prevista poi la costruzione di "corridoi verdi" per favorire la ciclabilità e la pedonabilità del quartiere valorizzandone al tempo stesso il patrimonio naturalistico. La sesta azione è la creazione di un documento che rappresenti un catalogo dettagliato delle NBS che favorisca il loro utilizzo da parte delle aziende. Infine, la settima è la promozione e il monitoraggio dell'insediamento di insetti impollinatori presso le aree verdi del quartiere. Quest’ultimo progetto prevede inoltre un programma di formazione per degenti in una struttura sanitaria del quartiere.
Per saperne di più sul progetto ProGIreg segui il link qui sotto