“Negli ultimi cinque anni il bilancio arboreo di Bologna è cresciuto di 6.000 alberi, passando da 79mila a 85mila piante. Un saldo decisamente positivo che si accompagna a nuovi progetti, a un’attenta manutenzione del verde cittadino e ai propositi di sviluppo che condividiamo con gli altri Comuni della Città Metropolitana. Una bella notizia per chiudere un anno che ha posto con ancora più forza, anche a causa della pandemia, i temi della sostenibilità ambientale nell’azione amministrativa”.
Così il sindaco Virginio Merola commenta l’ultimo intervento, a fine 2020, di messa a dimora in città di oltre mille nuove alberi. Si tratta di aceri campestri, frassini, tigli, olmi, e alcune specie non autoctone particolarmente suggestive, come ginkgo e liquidambar, che adorneranno parchi e giardini.
Le nuove piantagioni fanno parte della proposta migliorativa formulata dall’aggiudicatario della gara d’appalto per la manutenzione pluriennale del verde pubblico di Bologna. Si tratta di piante giovani ma già formate (di altezza di poco superiore a 2 metri) scelte tra le specie più efficaci nella lotta all'inquinamento.
Quello dei mille alberi è, peraltro, solo il primo passo di un percorso che prevede interventi anche nei tre anni successivi, con un analogo numero di piante suddivise in gruppi di una cinquantina di esemplari per ciascuna delle aree verdi selezionate. Fra le zone interessate nei vari Quartieri, il parco Renato Fava al quartiere Borgo Panigale–Reno, il parco San Pellegrino a Porto–Saragozza, il parco dei Cedri (Savena), il parco della Lunetta Gamberini (Santo Stefano) il giardino Kolletzek al Navile e il parco San Donnino nel quartiere San Donato–San Vitale.
Ma non è tutto. Sono circa tremila gli alberi che potrebbero essere messi a dimora in alcuni Comuni limitrofi a Bologna grazie a progetti di riforestazione urbana candidati dalla Città metropolitana e sottoposti ora al vaglio del ministero competente, finanziati con 15 milioni di euro. I progetti riguardano il Bosco del Frullo a Granarolo (oltre mille gli alberi che vi troverebbero posto), il parcheggio dell'ex stazione e la ciclabile Veneta a Medicina (oltre 500 fra alberi e arbusti), la zona industriale a Minerbio (750 elementi arborei), e l'area di via Tomba Forella a San Lazzaro (480 alberi e arbusti).