L’associazione Pubblici Giardini ha avviato una collaborazione con la rivista online Agronotizie, curando la rubrica “Uno sguardo sul verde pubblico”. Roberto Diolaiti, presidente dell’associazione e direttore del Settore Ambiente e Verde del Comune di Bologna, è stato autore di un dettagliato e interessante report delle attività sugli Stati Generali del Verde Urbano 2020, la cui sesta edizione si è tenuta lo scorso 23 novembre. L'iniziativa, promossa dal Comitato nazionale per lo Sviluppo del verde pubblico, è stata organizzata in quattro sessioni che hanno visto una grande adesione di partecipanti. In questa “maratona virtuale” importanti relatori si sono alternati per fare il punto con i protagonisti della politica, della scienza, dell'economia, delle arti, del diritto, delle scienze sociali, nonché con i gestori del verde, sulla qualità della vita nelle città italiane e sul ruolo che il verde avrà nel futuro.
La prima sessione è stata dedicata alla forestazione urbana, tema che da alcuni anni sta attraversando in maniera trasversale il nostro paese. È stato affrontato “sotto il profilo tecnico e politico, con particolare riferimento a quanto previsto dall'articolo 4 del cosiddetto "decreto Clima", ossia i finanziamenti provenienti dalle aste della CO2 - rileva il dott. Diolaiti -. Il Dm del 9 ottobre 2020, infatti, ha di fatto reso disponibili 30 milioni di euro derivanti dai proventi delle aste sulle quote di emissione Ets, per progetti concreti da realizzare in tutte le 14 città metropolitane, valorizzando il ruolo degli attori locali”.
La seconda
sessione è stata dedicata all'implementazione della fitomassa in città. “In
questo caso, però, nell'ottica del Recovery fund e della relativa destinazione
di circa il 37% delle risorse complessive al Green new deal, con precise linee
d'azione che investono proprio nella forestazione urbana - ha aggiunto nel suo
focus Diolaiti -. A ciò si deve aggiungere che anche nel nostro paese la spinta
dei privati e della finanza d'impresa ha colto da tempo l'importanza di questo
fondamentale aspetto della nostra vita quotidiana, con la ricerca delle
modalità più idonee per integrare le proprie azioni con le amministrazioni
pubbliche. Insomma una nuova partnership tra pubblico e privato con finalità e
obiettivi assolutamente condivisibili e finalizzati all'attuazione di azioni
strategiche per l'Italia”.
La terza sessione è stata coordinata proprio dall'Associazione Pubblici Giardini ed ha avuto come tema il rinnovo delle alberature in città, al fine di rendere i patrimoni arborei urbani sempre più efficaci ed efficienti. “La sostituzione delle alberature - evidenzia Diolaiti - dovrà avere come obiettivo quello di mettere a dimora alberature appartenenti a specie botaniche che, più di altre, siano in grado di catturare la CO2 e le polveri sottili, di ombreggiare le strade, di emettere meno sostanze volatili possibili e di rappresentare il minor problema possibile sotto il profilo allergenico”.
Il ruolo delle fondazioni e l'apporto della finanza privata sono stati al centro della quarta sessione, che ha concluso la maratona e ha visto intervenire responsabili di grandi aziende italiane, con un focus sulla creazione della banca degli alberi.
Il giorno dopo gli Stati Generali si è svolto un incontro dedicato all'importanza del verde in funzione del benessere nelle città, con interventi in particolare sulla situazione del 2020, in relazione al contenimento della pandemia da Covid-19.
“La speranza - ha concluso nel suo report per Agronotizie Roberto Diolaiti -, è che i tanti partecipanti all'iniziativa si facciano a loro volta portavoce di quanto emerso nel corso delle singole sessioni e contribuiscano alla diffusione di nuovi indirizzi e strategie, per consentire a tutti di essere allineati, nell'ottica di una rinnovata resilienza planetaria”.