Sono 104 in Emilia-Romagna, tutelati da un apposito decreto ministeriale, gli Alberi Monumentali d’Italia. Patriarchi verdi delle regioni, “guardiani” del nostro passato, querce, faggi, larici, olmi sono ora anche protagonisti di un concorso lanciato nell'estate del 2020 dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, dal titolo "Rimettiamoci in cammino".
Le opere vincitrici, tredici su oltre cento pervenute, fanno ora bella mostra di sé nel calendario ufficiale degli Alberi Monumentali d’Italia, pubblicato sul sito internet del Mipaaf.
Per l’Emilia-Romagna è stata selezionata la “Quercia dei Cento rami” di Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, in una suggestiva immagine di Carlo Mantovani (nella foto).
Conosciuta dai reggiani anche come la “grande quercia”, la roverella (Quercus pubescens) spicca solitaria al culmine di un ripido colle, circondata dai vigneti ed è visibile anche da grande distanza. Per la precisione, si trova in località Rondinara ed è una tappa segnalata lungo i percorsi escursionistici dedicati al patrimonio culturale e naturalistico della Val Tresinaro.
Con una bellissima chioma ad ombrello, alta una ventina di metri, la quercia possiede un tronco di circa 530 centimetri di circonferenza e supera i duecento anni di età.
Per chi volesse saperne di più, sugli Alberi Monumentali d’Italia maggiormente fruibili è stato realizzato un catalogo di dati online visualizzabili su Google Maps. In questo modo è possibile visualizzare la posizione degli alberi monumentali sul territorio e le informazioni ad essi collegate.